Pianta erbacea annuale o perenne, dal fusto eretto, poco ramificato. Le foglie sono molto grandi, ovato-acuminate. I fiori sono riuniti in pannocchie alle estremità, con corolla gamopetala di colore rosa o rosso. I frutti sono capsule ovoidali.
La Nicotiana tabacum è nota per il prodotto più famoso di sua derivazione, il tabacco da fumo, costituito dalle foglie essiccate della pianta. Esse contengono alcaloidi piridinici come la nicotina e, in misura minore, anabasina, nornicotina e anatabina. In particolare, la nicotina presenta effetti psicostimolanti, di vasocostrizione, come anche di aumento della pressione, del battito cardiaco e di glucosio nel sangue, ma crea anche una forte dipendenza nei consumatori. In piccole dosi, può agire come stimolante del sistema respiratorio.
Dagli albori delle civiltà precolombiane, il tabacco è stato ed è tuttora ritenuto un agente psicoattivo, ma anche una cura, ed è impiegato insieme ad altre piante (datura e peyote) nelle cerimonie sciamaniche delle tribù dell’America.
In seguito al contatto tra le Americhe e l’Europa alla fine del XV secolo, anche la Nicotiana tabacum, oltre ad una moltitudine di altre piante, fu introdotta nel Vecchio Continente. In particolare, si riconosce a Jean Nicot, ambasciatore del re francese Francesco II, la divulgazione del tabacco in Europa. Per tale ragione, il suo nome fu associato da allora alla pianta del tabacco, denominata infatti Nicotiana tabacum, così come il principio attivo della nicotina da essa estratto.
Effetti tossicologici: in eccesso provoca nausea, vomito e problemi gastrointestinali.
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