Rampicante sempreverde con una spiccata eterofillia, con foglie palmato-lobate portate dai giovani rami, ovali quelle portate dai rami fertili. Fiori verde-giallastri in ombrella. Frutto: bacca nera.
L’Edera è una pianta lianosa, dal portamento strisciante o rampicante, sempreverde, con foglie semplici, coriacee, di forma variabile, con la pagina inferiore più chiara. Le infiorescenze compaiono in autunno all’apice di rami fertili e sono formate da 8-20 fiori giallo-verdastri. I frutti compaiono la primavera successiva, sono delle bacche ovoidali, nero-bluastre a maturità, velenose per l’uomo.
Piuttosto comune in tutta Italia, dalla pianura fino a 800-1500 m s.l.m., l’edera è presente sia nelle aree urbane sia negli ambiti più naturali, all’interno di boschi e cespuglieti.
Dalle foglie e dai ramoscelli, che venivano posti a bollire con la lana precedentemente trattata (mordenzata), si otteneva una colorazione gialla piuttosto scura, tendente al color ocra. Questa tintura artigianale e domestica della lana era localmente praticata nelle nostre aree montane. Il decotto di foglie della pianta era utilizzato anche per ravvivare la colorazione di tessuti neri.
In alcuni luoghi i frutti venivano usati per ricavarne un pigmento rossastro, dopo ebollizione con l’allume.
L'edera comune è molto apprezzata in cosmetica per le sue proprietà tonificanti e drenanti, è molto utile contro gli inestetismi della cellulite, ritenzione idrica e gonfiori, ma anche per la cura dei capelli e piccole irritazioni o scottature.Fra i prodotti cosmetici più apprezzati ricavati da questa pianta vi è l’estratto che ha un’azione astringente.
La cenere ottenuta bruciando i rami di H. helix è un ottimo lucidante per l’argenteria.
Nel linguaggio simbolico, al pari dell’agrifoglio, simboleggia la difesa: rami di agrifoglio ed edera venivano appesi sulle porte e sui camini per difendersi dagli scherzi dei folletti delle case.
Ha proprietà antireumatiche, usata anche contro la tosse; in cosmesi usata per creme contro la cellulite.
Tutte le parti della pianta, in particolare le foglie giovani e le bacche, sono tossiche.
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